Pubblicata in data 30/05/2006
Da una settimana ufficialmente nuovo mister bianconero Stefano Civeriati, molto gentilmente
si concede alle nostre prime domande;
- Stefano, c’è un detto che recita “nessuno è profeta in patria” tu evidentemente non ci credi?
CIVERIATI - Tortona è una piazza importantissima e io sono contento di essere arrivato qua, so anche che è una piazza difficile e sono tanti anni che per così dire “si tribula”, speriamo quest’anno di invertire la rotta e far divertire i tifosi. Sul
piano organizzativo c’è tanta voglia di fare bene, e di questo sono molto contento. La società sta cercando di accontentarmi in tutte le mie richieste, per questo mi sento di dire che partiamo con i presupposti giusti. Ripeto sono molto soddisfatto perché vedo anche tanto rinnovato entusiasmo.
- del Civeriati giocatore conosciamo molto, forse dell’allenatore un po’ meno, che mister sei, ti ispiri a qualche grande
allenatore, che modulo preferisci?
CIVERIATI - Che allenatore sono bisognerebbe chiederlo ai giocatori che ho allenato, sicuramente sono molto molto diverso da quello che ero come giocatore, forse direi l’opposto. Da giocatore ero più genio e sregolatezza, da allenatore sono più ordinato e preciso. Credo molto nell’organizzazione del gioco e nella disciplina tattica, perché ho avuto allenatori importanti che sotto questo profilo mi hanno insegnato tantissimo.
- ci dicono anche che credi molto nel lavoro duro, durante gli allenamenti?
CIVERIATI - Si è vero mi spacciano per uno che fa lavorare molto la squadra,
ma in realtà per giocare bene e star bene in campo, bisogna avere anche forza e nelle gambe tanta tanta benzina.
- questo lo testimonia la passata stagione del Salepiovera, dove nonostante una rosa ristretta e il doppio impegno, alla fine la squadra aveva ancora tanta determinazione e forza, vedi le ultime vittorie che hanno portato ad un importantissimo quinto posto?
CIVERIATI - Si è vero l’anno scorso pur non avendo una rosa molto numerosa,
devo dire che la mia squadra ha corso fino alla conclusione del torneo, per cui andrò avanti col mio programma di lavoro, che è si molto duro, ma che alla fine sul piano fisico sicuramente pagherà. Poi è chiaro che per vincere ci vogliono l’organizzazione e i giocatori, quando si vince il merito alla fine è sempre il loro.
- sappiamo di una tua predilezione per i giocatori tecnici si, ma anche dotati sotto il profilo atletico e
caratteriale, sarà un Derthona quindi pronto anche alle battaglie?
CIVERIATI – Si, stiamo cercando di prendere giocatori forti anche sul piano fisico, Balestra e Cardinali, li conosco, Esposito e Musumeci sono anche loro giocatori di peso agonistico, Fabio Barbieri si conosce che tipo di giocatore è. E comunque dalle trattative arriveranno giocatori super motivati, scelti su mie personali richieste e degni di portare la gloriosa casacca bianconera e di essere soprannominati “leoni” cosa che ultimamente non sempre è successa.
- si evince anche che sarà una formazione esperta e navigata in grado di emergere anche in situazioni tempestose e di puntare alla vittoria finale?
CIVERIATI – A vincere ci punteranno in tanti, ma alla fine ne vince sempre e solo una, sono contento dell’entusiasmo ma l’importante e che noi dal 24
Luglio partiamo con tanta umiltà e con tanta voglia di lavorare duro. Perché credo nel lavoro e voglio una squadra che vada in campo sapendo quello che vuole e giochi a calcio, l’anno scorso a Sale, ci siamo riusciti, mi auguro di riuscirci anche quest’anno.
- una tua scelta delicata è stata quella di rinunciare ad un portiere esperto per puntare su un giovane?
CIVERIATI – Si, però quando si parla di un portiere giovane si parla di un 86 quindi un giocatore già fatto, io a vent’anni, avevo disputato già tre campionati e giocavo in serie A. Abbiamo la necessità di schierare questi tre giovani, e paradossalmente saranno loro i titolari, in quanto devono giocare per forza. Comunque in questo senso la società si sta muovendo bene e da questi giovani partiremo per metter insieme questo mix di forza, esperienza e qualità tecnica.
- siamo solo a fine Maggio e la costruzione del nuovo Derthona è già ben delineata, rispetto alle passate stagioni, un altro passo in avanti importante?
CIVERIATI – quando mi si chiedeva dove avrei allenato il prossimo anno, io rispondevo che non mi importava la categoria, ma lo sposare un progetto importante e di una società organizzata, e credo che qua, questo ci sia. Siamo a fine
Maggio ma si parla già in concreto non solo di giocatori ma di ritiro, di strutture e di organizzazione perché poi alla fine, non vince solo la squadra ma vince anche il magazziniere, il medico, l’addetto stampa e via dicendo.
- e diciamolo alla fine vincono anche i tifosi e il pubblico, e questi vanno riconquistati?
CIVERIATI - Ma io me lo auguro, anche se una cosa è certa gli applausi bisogna guadagnarseli e meritarseli, qui ultimamente purtroppo si sono vissuti anni con poche soddisfazioni, dovremo essere bravi noi a farci nuovamente applaudire.
Civeriati al Derthona nel 1996-97.
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